Un treno chiamato timidezza

Di mio sono un timido ma ormai – grazie al sovraffollamento nei vagoni- devo dire che si è creato un certo legame con il ragazzo cingalese con cui condivido il treno ogni mattina. Abbiamo un rapporto in cui in pratica viaggiamo stretti stretti, chiedendoci ripetutamente scusa quando uno pesta i piedi all’altro. 

Un giorno devo portargli dei cioccolatini.
O dei cerotti.