Nella mia personale battaglia contro la perdita di ore e ore a scegliere qualcosa da guardare (negli 11 minuti di lucidità che restano, in media, quando mi siedo sul divano la sera tardi), ieri sera ho visto una puntata – ops, scusate volevo dire un “episodio” (boomer! boomer!) – di questa cosa qui.
“To the lake”, serie Russa che non conto di guardare oltre, di cui vi farò una veloce recensione.
Ansia, freddo, gente che muore male, vicini di casa discutibili che te li accolli mentre fuggi nel freddo, con l’ansia. Non muoiono, i vicini, te li devi proprio accollare. E cercano di fregarti, come se il freddo e l’ansia dei morti col virus splatter non bastasse a convincerti che un dignitoso suicidio potrebbe liberare te (protagonista) dal viverti questa cosa.
E anche me da altri 6 minuti di agonia prima di addormentarmi.
#Netflix